Considerazioni di un cittadino 2

 

E' arrivata la primavera, un pò di verde nel paese mette allegria e scaccia un pò il grigiore dell'inverno.

Ma.... Leggo sul giornale che il Sindaco propone di monitorare il paese con una sorta di "Grande Fratello" (quello di Orwell non quello TV), a ciclo continuo , per garantire l'ordine pubblico e per dissuadere atti di vandalismo.

Peccato che il sistema non riesca anche a rilevare i microtesla prodotti dall'elettrodotto; così fosse il cittadino longaronese potrebbe finalmente dormire sonni tranquilli.

Strano paese Longarone, distrutto da un disastro ecologico, rinato grazie alla caparbia e indomita volontà dei pochi superstiti rimasti; laboratorio poco riuscito di una integrazione più subita che vissuta.

Basta pensare alla Chiesa monumentale di Michelucci, simbolo religioso e civile della rinascita della Comunità, con la sue infiltrazioni d'acqua e le poco estetiche bacinelle posizionate sugli scalini.

Paese di grandi contraddizioni con grandi e ambiziosi progetti di opere pubbliche e la popolazione in costante calo (per fortuna ci sono gli extracomunitari!); con possibilità di usufruire di mutui agevolati per acquisto e recupero di prima casa e famiglie longaronesi che comprano casa altrove.

L'Amministrazione ha in mano una grande opportunità in termini finanziari, ma dovrebbe tener conto, prima di tutto, che la costruzione di una identità culturale non può prescindere dal vincolo di appartenenza alla comunità, dove il consenso al presente sociale si determina nei riferimenti valori del  passato.

Perché un paese non è un insieme di opere pubbliche o di fabbriche, ma è essenzialmente un nucleo di valori, un'idea condivisa, dove memoria e identità sono realtà speculari .

In questo ipotetico paese non dovrebbero servire telecamere dissuasive, perché le persone che vi abitano sono sicuramente responsabili della cosa pubblica vissuta come "cosa di tutti".

Allora una richiesta, i grandi progetti: Chiesa, Cimitero delle Vittime, Museo del Vajont, Piazza IX Ottobre siano discussi con la popolazione, possibilmente coinvolgendo le scuole, i ragazzi, gli anziani; il futuro e la memoria del paese.

il piedistallo del monumento a Jacopo Tasso per un periodo senza il busto del patriota